GIORNATA DI STUDIO SUGLI STEROLI TOTALI NELL’OLIO DI OLIVA – TRA PASSATO PRESENTE E FUTURO – 24 gennaio 2023

GIORNATA DI STUDIO SUGLI STEROLI TOTALI NELL’OLIO DI OLIVA TRA PASSATO PRESENTE E FUTURO

24 GENNAIO 2023 ROMA HOTEL QUIRINALE


SCADENZA ISCRIZIONI 20.01.2023

Col patrocinio dell’Accademia Nazionale dell’Olivo e dell’Olio

PROGRAMMA SCIENTIFICO

09:00Registrazione dei partecipanti  
9:30Indirizzi di saluto e introduzione ai lavori della giornata  
9:50Aspetti “storici” dell’analisi degli steroli e dei limiti di legge per gli oli d’oliva e di sansa di oliva Lanfranco Conte SISSG  
10:15Aspetti sanzionatori delle non conformità degli oli d’oliva destinati al consumo umano Angelo Faberi ICQRF  
10:40Presentazione dei dati sul contenuto totale di steroli Maurizio Servili Università degli Studi di Perugia  
11:20Pausa Caffè  
11:40Tavola rotonda, prospettive future, possibili soluzioni, sono invitati: UE DG Agriculture and Rural Development Unit E4 COI Consiglio Oleicolo Internazionale MASAF  Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste ICQRF Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione  delle frodi agro alimentari Agenzia delle Dogane e dei Monopoli SSOG Innovhub Stazioni sperimentali per l’industria oli e grassi alimentari CREA Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria Associazioni italiane riconosciute  
13:00Termine dei lavori SISSG  
13:15Pranzo di lavoro
  

Sarà disponibile la traduzione simultanea per Italiano ed Inglese

SCADENZA ISCRIZIONI 20.01.2023


ATTUALITA’ E CRITICITA’ DELL’ANALISI DELLA FRAZIONE DEGLI STEROLI IN OLI D’OLIVA E DI SANSA DI OLIVA

Lanfranco Conte
Presidente SISSG

L’analisi della frazione sterolica degli oli vegetali e degli oli d’oliva in particolare è sin dagli anni ‘60 un cardine per la valutazione della purezza degli stessi, in particolare da quando (circa 1967) sono commercialmente disponibili oli di semi geneticamente migliorati con una composizione degli acidi grassi sovrapponibile a quella degli olii d’oliva; nei primi tempi, l’analisi gas cromatografica veniva eseguita con colonne impaccate (peraltro le uniche all’epoca disponibili) che presentavano forti limiti di potere separatore, in seguito lo sviluppo di fasi stazionarie di differente polarità mise in evidenza altri componenti (es. il delta-5-avenasterolo) ed infine l’uso delle colonne capillari portò ad un fortissimo incremento del potere separatore con conseguente messa in evidenza di altri componenti.

Alla fine degli anni ’80, alcuni chimici Italiani misero in evidenza la presenza sul mercato di oli raffinati caratterizzati da valori di assorbimento nell’ultravioletto particolarmente bassi, tali da non renderli rilevabili se miscelati ad oli vergini di oliva; un’osservazione collaterale mise in evidenza che questi oli presentavano un contenuto di steroli inferiore alla media sino ad allora osservata, probabilmente come effetto collaterale dei trattamenti applicati per “correggere” la spettrofotometria, analogamente le condizioni di raffinazione particolarmente stressanti vennero ritenute responsabili del ridotto contenuto di steroli di oli di semi ad elevato contenuto di acido oleico; in entrambi i casi, tuttavia, l’elevato potere separatore delle colonne capillari consentivano di mettere in evidenza la presenza di isomeri trans- degli acidi grassi e di composti di neoformazione all’interno della frazione insaponificabile.

Ciò determinò con ogni probabilità, la decisione di inserire nel Reg.(CEE)2568 il contenuto minimo di steroli come parametro di purezza; va ricordato che la valutazione degli stigmastadieni (prodotti di disidratazione degli steroli che si formano in fase di raffinazione) divenne metodo ufficiale solo nel 1995, cos’ come la valutazione del delta ECN42 che ad oggi sono i due metodi più efficaci nella messa in evidenza di oli non conformi.

Tuttavia in anni più recenti, si è osservato con sempre maggiore frequenza, la presenza di oli sicuramente genuini e spesso di elevata qualità, con valori di contenuto totale di steroli inferiore al limite di legge (1000 mg/kg); non è però chiaro perché ciò si manifesti, secondo alcuni sarebbe una caratteristica tipica degli oli ottenuti da olive raccolte precocemente, anche se in realtà, spesso non viene associato a questa proposta una valutazione della “precocità” della raccolta in termini ad esempio di indice di maturazione; peraltro, non mancano lavori scientifici che invece associano in maniera invera la sintesi degli steroli con il progredire della maturazione; anche per questo caso, viene invocata l’influenza delle mutate condizioni climatiche, così come delle caratteristiche della cultivar, ma anche in questo caso non si hanno evidenze scientifiche sicure ed incontrovertibili, in quanto, se inizialmente l’osservazione di valori bassi di steroli totali sembrava appannaggio solo di un paio di cv, negli anni a seguire la cosa ha riguardato altre cv.

In relazione all’influenza della cv, Il problema è particolarmente grave per alcuni oli a DOP che hanno possibilità limitate o nulle di miscelare gli oli di differenti cv.

Un’altra considerazione riguarda la circostanza che all’epoca dell’adozione del Reg(CEE) 2568/91, la produzione di oli monocultivar era praticamente assente dal mercato e quindi mancarono informazioni sulla ipotizzata influenza delle singole cv, all’epoca, inoltre, la raccolta delle olive e conseguente molitura avvenivano in genere in epoche più avanzate rispetto a quanto avvenga oggi e la raccolta dei dati per stabilire il limite riguardava quindi una produzione complessivamente più omogenea.

Vale infine la pena ricordare come il contenuto assoluto di steroli sia uno dei parametri di genuinità e di conseguenza di possa incorrere in conseguenze legali di non banale portata.

Il problema venne portato dall’Italia all’attenzione degli organi normativi (Consiglio Oleicolo Internazionale) e legislativi (Unione Europea) già diversi anni addietro; il primo ha promosso una raccolta di dati per tentare di ipotizzare una soluzione, tuttavia i tempi previsti sono dell’ordine di alcuni anni.

Tra l’altro, il COI sembrerebbe orientato all’adozione di un albero decisionale come soluzione del problema, il che rischia di rendere i tempi ancora più lunghi, se si considera che dopo i tre anno di raccolta dati, si dovranno individuare uno o più altri parametri, o per meglio dire, espressioni matematiche che leghino tra loro altri parametri in grado di riconoscere la genuinità anche di oli con contenuto di steroli inferiori al limite di legge.

È chiaro che una tale scansione temporale non sia compatibile con le necessità del comparto produttivo e che sia necessaria una adeguata informazione per promuovere un’azione normativa che adatti i suoi tempi operativi a quelli della produzione e commercializzazione; la Società Italiana per lo Studio delle Sostanze Grasse ha pertanto promosso l’organizzazione di una giornata di studio per favorire lo scambio di informazioni tra le parti coinvolte.

La giornata di studio che ha già ricevuto la conferma della partecipazione del Capo Unità della Divisione Generale Agricoltura e Sviluppo Rurale della UE ed il patrocinio dell’Accademia Nazionale dell’Olivo e dell’Olio si svolgerà a Roma il 24 Gennaio 2023 presso l’Hotel Quirinale e, dopo una introduzione “storica” , un’ informazioni sul quadro sanzionatorio italiano e la presentazione di dati analitici raccolti da diversi enti di ricerca, sperimentazione e controllo italiani pubblici e privati, vedrà lo svolgimento di una tavola rotonda a cui sono stati invitati, oltre alla DG Agricoltura e sviluppo rurale della UE, il COI, il MASAF, l’ICQRF e l’Agenzia delle Dogane, il CREA, Innovhub SSOG e le Associazioni di produttori.

L’auspicio è che il raggiungimento di una migliore conoscenza delle ragioni dei differenti attori del settore possa portare alla individuazione di una soluzione in via transitoria e/o definitiva, che ponga termine ad una situazione che penalizza fortemente settori di eccellenza della produzione nazionale, ad evidente vantaggio di produzioni extra nazionali.

SCADENZA ISCRIZIONI 20.01.2023

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